Troiano Guerrino, nato a Spilimbergo nel 1907 (secondo altre fonti nel 1902). Fornaio, comunista. Emigra in Francia intorno al 1934 dove lavora come mosaicista-terrazziere. E’ probabile che la sua sia una fuga per motivi politici, onde evitare conseguenze dopo l’arresto nel 1933 del fratello Pietro, nell’ambito dell’inchiesta sulla vasta rete clandestina del Partito Comunista friulano: solo nel comune di Spilimbergo vengono coinvolte ben 34 persone, oltre agli indagati nei comuni vicini, in particolare Sequals e Castelnovo del Friuli. Troiano si stabilisce a Bagnolet, alla periferia di Parigi, con la moglie Bianca ed il figlio Mario che, dopo la morte della madre, sarà affidato alla nonna ed agli zii. Giunto in Spagna probabilmente verso la metà del 1937, è inquadrato nella batteria anticarro della brigata Garibaldi. Dichiarato disperso nel marzo 1938 durante la disastrosa ritirata da Caspe all'Ebro, quando i repubblicani sono costretti a ritirarsi sulla sponda sinistra del fiume, consentendo ai nazionalisti di raggiungere il Mar Mediterraneo il 15 aprile 1938, dividendo in due il territorio repubblicano. In realtà Troiano ed un ufficiale repubblicano si salvano dai bombardamenti rifugiandosi sotto un ponte, ma è comunque catturato e viene internato nei campi di concentramento di Santander e San Sebastian, dove rimane per parecchi mesi. Una volta riuscito a fuggire, si rifugia da una donna a San Sebastian e poi passa in Francia, raggiungendo Parigi nel 1939, dove viene arrestato dalla polizia francese. Amici francesi gli procurano permessi di soggiorno provvisori che gli consentono di uscire di prigione e gli danno alloggio. Nel 1940 Troiano si iscrive al Partito Comunista francese e si dedica alla diffusione del quotidiano di partito ”L’Humanite”. Dopo l’occupazione nazista di Parigi, partecipa alla Resistenza con azioni di sabotaggio, particolarmente alle linee ferroviarie, ed alla raccolta di fondi per il movimento partigiano. Rientra a Spilimbergo dopo l’8 settembre 1943 per partecipare alla Resistenza italiana con il nome di battaglia di “Miguel". Sarà il primo caduto partigiano della citta, ucciso dai tedeschi il 14 marzo 1944 a Tramonti di Sopra nella zona di Chievolis (Val Tramontina), in località Faldona (Pordenone). Il suo esempio viene seguito da più giovani militanti - come lo stesso Jean Del Gobbo - che costituiscono il Battaglione “Fratelli Bandiera”, comandato da Mario Troiano, che per continuità con il fratello assume il nome di battaglia di “Miguel secondo”.